venerdì 28 settembre 2012

spreco o valore aggiunto?



mi ha colpito particolarmente la scelta di questi progettisti catalani (av62arquitectos), risultati vincitori del concorso per il nuovo museo nazionale afgano a Kabul (al secondo posto si sono posizionati Mansilla+Tunon...), di caratterizzare il volume costruito applicando in copertura un rivestimento ceramico a piccoli elementi composti a decoro.
Al di là dell'interessantissimo effetto visivo e compositivo, mi chiedo se l'evidente impegno economico riservato alla finitura suddetta, che risulta visibile solo in minima parte da quota pavimento esterno (in un territorio pianeggiante e senza evidenti edificazioni "alte"), possa essere vista come uno spreco di risorse pubbliche (considerata la abbondante necessità di finanziamenti umanitari e per lo sviluppo del paese, a seguito dei purtroppo famosi eventi bellici) oppure come un atto di grande coraggio progettuale (e quindi sociale) per aver affermato l'importanza di un opera architettonica "completa" a 360°, in quanto insediamento edificato sul territorio (nella sua qualità tridimensionale) che non può dare per scontato l'assenza anche futura di un contesto urbano "in quota".
Come la pensate?

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