lunedì 23 luglio 2012

Future Shack

L'architetto Sean Godsell ha disegnato questo "rifugio" nel 1985. Solo ora però, soprattutto in seguito ai ripetuti eventi catastrofici naturali, viene messo in risalto insieme ai tanti altri esempi di architettura provvisoria lowcost. Gli aspetti più interessanti di questo pur semplice progetto sono:
  • l'integrazione di elementi tecnologici di recupero di energia per rendere l'abitazione completamente autosufficiente;
  • la possibilità di appoggio al suolo con gambe telescopiche che non richiedono la produzione di fondazioni fisse;
  • la flessibilità dei comparti interni per la veloce trasformazione funzionale degli ambienti.
E' fondamentale inoltre puntualizzare la riuscitissima combinazione dei differenti materiali di recupero utilizzati nei principali componenti (plastica per la copertura, container per l'involucro esterno, legno per i rivestimenti interni)

Nel sito dello studio SDA gli ulteriori approfondimenti.









 

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