domenica 30 marzo 2014

Visita alla torre residenziale di piazza Tirana - 29 marzo 2014


L'osservazione "ravvicinata" ha confermato le prime impressioni: quest'opera si manifesta (con grande umiltà) come una delle pochissime "torri", dalla fine degli anni '50, che siano riuscite a insediarsi efficacemente nel tessuto urbano milanese, sviluppandosi in verticale con precise proporzioni e con un intelligentissimo rapporto di pieni e vuoti, senza imporsi eccessivamente sull'edificato circostante e bilanciando tra loro i materiali di finitura, selezionati peraltro con chiaro riferimento al tracciato ferroviaro adiacente.


L'occupazione del lotto è ampia, ma la scomposizione dei volumi è studiata accuratamente per alleggerire e slanciare l'intero corpo di fabbrica.


L'interruzione intermedia risulta, oltre che gradevole e funzionale (si tratta di una terrazza a doppia altezza ad uso comune, secondo la "futuristica" concezione lecorbuseriana), perfettamente idonea a far "respirare" il ritmo incalzante dei singoli livelli di quota.
Forse non convince del tutto il proseguimento, nel volume più basso, del brise-soleil a sormonto del taglio vetrato.


Come ogni buona architettura che si rispetti, l'attacco a terra e il verde privato, nonchè i dettagli apparentemente più insignificanti, sono stati studiati a dovere.


Il pregio maggiore: avere 14 anni e dimostrarne meno della metà..


La lanterna in cima, rappresentando il faro che osserva e che viene osservato, contraddistingue l'architettura intera, offrendo un insolito cappello e creando ombre a se stessa e alle superfici sottostanti.