giovedì 14 giugno 2012

discreti microalloggi nella natura

l'invasione del contesto è stata in questo caso (fortunatamente) delicata e opportunamente ragionata: i materiali predominanti (legno, acciaio, vetro) sono a loro modo in dialogo con la montagna, gli spazi sono ottimizzati in modo da limitare l'occupazione del terreno, in particolare l'appoggio è puntuale e consente di non interrompere la continuità del suolo "selvatico", oltre ad offrire una notevole leggerezza al corpo artificiale. Questa leggerezza è apprezzabile anche nella soluzione di "cappello" protettivo (ideale dal punto di vista climatico) sopraelevato rispetto al volume contenitore

per ulteriori approfondimenti visitate il sito del giovane studio messicano





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