l'invasione del contesto è stata in questo caso (fortunatamente) delicata e opportunamente ragionata: i materiali predominanti
(legno, acciaio, vetro) sono a loro modo in dialogo con la montagna,
gli spazi sono ottimizzati in modo da limitare l'occupazione del terreno, in particolare l'appoggio è puntuale e consente di non interrompere la continuità del suolo "selvatico", oltre ad offrire una notevole leggerezza al
corpo artificiale. Questa leggerezza è apprezzabile anche nella
soluzione di "cappello" protettivo (ideale dal punto di vista climatico)
sopraelevato rispetto al volume contenitore
per ulteriori approfondimenti visitate il sito del giovane studio messicano
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